COMUNICATO STAMPA

       Cronaca di Pavia

      Giovedì 4 luglio 2024

PAVIA: NUOVI CHIARIMENTI DAL MINISTERO DEL LAVORO SULL’ASSEGNO DI INCLUSIONE.

CODACONS: NEL CASO DI DUBBI, CONTATTATECI ONDE EVITARE LA SOSPENSIONE DEL BENEFICIO!

Pavia: L’assegno di inclusione è una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro.

Possono richiedere l’Assegno di inclusione -erogato sulla Carta di Inclusione- i cittadini Ue o un loro familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, come pure i cittadini di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale.

È, poi, necessario essere residenti in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo.

Il limite Isee per beneficiarne non si possono superare i 9.360 euro.

L’Assegno di inclusione è riservato a quei nuclei familiari che hanno al loro interno almeno un componente che fa parte di una delle seguenti categorie: minorenne, disabile oppure over 60.

Ne hanno diritto anche quei nuclei familiari in cui sono presenti “dei componenti in condizione di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione”.

E’ sufficiente, però, l’errore di un singolo per far venir meno il diritto per tutto il nucleo familiare, come da conferma anche del ministero del Lavoro che non lascia spazio a diversa interpretazione della norma: in tutti quei casi in cui la normativa prevede la sospensione o la decadenza dell’Assegno di inclusione, la sanzione si applica per l’intero nucleo familiare.

Vi è, infatti, l’obbligo per l’interno nucleo familiare di presentarsi presso i servizi sociali del Comune di residenza entro 120 giorni dalla sottoscrizione del patto di attivazione digitale.

In assenza di convocazione il nucleo deve presentarsi autonomamente, pena la sanzione della sospensione del beneficio, per il quale i pagamenti riprenderanno solamente una volta avvenuto l’incontro.

Una normativa ancora poco conosciuta che rischia di escludere parecchi cittadini che, invece, potrebbero averne diritto.

Codacons: “Quanto scarsi e scarni chiarimenti intorno a una provvidenza economica così importante! Arrivano chiarimenti ma sulle sanzioni e sulla sospensione e non sulla modalità tecnica per ottenerlo.

L’assegno di inclusione è ancora poco conosciuto e tantissimi fanno confusione con l’ormai scomparso reddito di cittadinanza.

E’ opportuno fare chiarezza onde evitare che, stante un errore e/o una dimenticanza, tutto il nucleo familiare possa incorrere nella decadenza del beneficio.

E’ importantissimo essere informati poiché, in caso di un errore tale da comportare la decadenza, si dovranno  attendere altri 6 mesi prima di poter fare una nuova richiesta di Assegno di inclusione.

Il Codacons, sempre presente nel sociale, è a disposizione per informazioni sul tema ma anche per segnalazioni o ricorsi di riesame all’INPS qualora la domanda per avere l’assegno di inclusione sia stata respinta. Contattateci per ricevere assistenza legale -anche on line- all’indirizzo e-mail codacons.pavia@gmail.com e al numero 3479619322“.

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