COMUNICATO STAMPA

            Cronaca di Pavia

       Martedì 3 settembre 2024

PAVIA: S.O.S. BANCHE & FINANZA: LA CASSAZIONE HA STATUITO LA RESPONSABILITA’ DELLE POSTE NEL CASO DI FISHING.

 CODACONS:  NESSUNA COLPA PER IL CORRENTISTA TRUFFATO.

SEGNALATECI LE VICENDE CHE VI VEDONO PROTAGONISTI PER OTTENERE IL RISARCIMENTO DEL DANNO!

Pavia: Se un correntista è vittima di una frode informatica tramite phishing, può ottenere la condanna dell’istituto di credito al risarcimento dei danni? La risposta ci viene dalla Cassazione che, con la sentenza n. 3780 del 2024, ha fugato ogni dubbio sulla colpa del cliente nel caso di operazioni fraudolente eseguite con la sua carta Postepay.

Nella fattispecie, un cliente ha subito un addebito non autorizzato a seguito di una e-mail fraudolenta che, mimando l’aspetto di una comunicazione ufficiale da Poste Italiane, lo invitava a modificare le credenziali di accesso al suo conto Postepay Evolution. Dopo aver seguito le istruzioni fornite nella e-mail, il cliente ha riscontrato l’addebito illecito.

La sua richiesta di rimborso, inizialmente rifiutata da Poste Italiane, è arrivata sino in Cassazione la cui decisone a favore del correntista rammostra come sia responsabilità della banca dimostrare di aver adottato misure idonee a prevenire o limitare l’uso fraudolento dei sistemi di pagamento elettronico.

Nella fattispecie viene in rilievo il rapporto contrattuale di conto corrente che lega istituto di credito e cliente, nel quale, con riferimento alle obbligazioni relative alla gestione in sicurezza del conto, il cliente è il creditore e la banca/posta è il debitore. 

Codacons: “E ora al via alle azioni risarcitorie! La recente sentenza della Cassazione stabilisce che, in assenza di prove concrete da parte di Poste Italiane (e/o degli Istituti di Credito) sulla prevenzione delle frodi, è corretto attribuire all’istituto di credito il rischio professionale legato alla possibilità che terzi accedano fraudolentemente ai profili dei clienti. Una sentenza etica e democratica che non va ricadere il rischio di perdita sui consumatori già truffati.

Ne consegue che, essendo la possibilità della sottrazione dei codici al correntista attraverso tecniche fraudolente una eventualità rientrante nel rischio d’impresa, la banca per liberarsi dalla propria responsabilità, deve dimostrare la sopravvenienza di eventi che si collochino al di là dello sforzo diligente richiesto al debitore.

E’ onere, dunque, di Poste Italiane e/o degli Istituti di Credito dover provare di aver adottato soluzioni idonee a prevenire o ridurre l’uso fraudolento dei sistemi elettronici di pagamento -quali ad esempio l’invio al titolare della carta di appositi sms alert di conferma di ogni singola operazione- sulla base di un principio di buona fede nell’esecuzione del contratto.

Lo Sportello Codacons S.O.S. Banche & Finanza è sempre con Voi affinché i costi di questi eventi avversi non debbano ricadere sulle spalle (e tasche!) dei risparmiatori. 

Contattateci con fiducia per segnalazioni e per ricevere assistenza legale -anche on line- all’indirizzo codacons.pavia@gmail.com e al recapito telefonico 347.9619322”.

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